venerdì 29 agosto 2008

Faccia nella polvere


Per divertirsi con un disco così bisogna battersene il cazzo delle seguenti considerazioni:

Che i Motley Crue sono scoppiati da almeno vent'anni, e già allora non è che fossero esattamente delle cime

Che vivono praticamente da separati in casa (mi immagino i dialoghi in studio di registrazione: - Mick, puoi dire per cortesia a Vince di alzare di una tonalità, visto che io non ci parlo? - Nikki, potresti rispondere per piacere a Tommy che la mia tonalità è giusta? - ) e che sono diventati un'industria, un brand, al pari di Stones e Sex Pistols, ma ovviamente in misura minore.

Che sono una delle migliori cover band di se stessi, affezionata allo stesso sound di Girls,girls,girls e Dr Feelgood da quando hanno capito che è il più redditizio.

Che alla soglia dei cinquanta cantano ancora roba tipo "I don't wanna go to school" (Face down in the dirt).

Che sono delle grosse teste di minchia, machisti e strafottenti.

Ecco, se riesci a fregartene, e a questo aggiungi le scorie di una cotta giovanile per i ragazzi, un disco come Saints of Los Angeles te lo godi alla grande, gomito fuori dal finestrino della Clio, volume a balla per far prendere aria alle note di Face in the dirt, Down at the whiskey, Mutherfucker of the year, Saints of Los Angeles, Goin' out swingin e, chetelodicoaffà, a cantare :

(...) yeah, all i ever heard as a kid was I'm born to lose
all i ever wanted was a shot at breakin the rules
i wanna make a lot of money
but i don't wanna go to school
i don't wanna get a real job
i don't wanna be you
I'd rather be dead, yeah
I'd rather be dead
I'd rather be face down in the dirt with a bullet in my head (...)

giovedì 28 agosto 2008

Cattive compagnie

Il triplo degli esuberi rispetto al piano Air France, nessuna garanzia per i piccoli risparmiatori, una bad company che nascerà con tutti i debiti accumulati da Alitalia, interventi a ridimensionare pesantemente il contratto dei dipendenti, la prospettiva di presentarsi di nuovo da Spinetta, ma stavolta con il cappello in mano.
Eh sì, ha proprio ragione Tremonti a dire che "Berlusconi sta risolvendo il disastro".

martedì 26 agosto 2008

MFT (My Favorite Things), august 08 (ovvero: metal strikes back!)

ALBUM

Tremoloco - dulcinea
Caparezza – habemus capa
Motley crue – saints of los angeles
Kid rock – rock and roll jesus
Marracash – omonimo
Slayer – reign in blood
Extreme – saudades de rock
Combo de la muerte – projecto satanico
The black angels – directions to seek a ghost
Paul simon - graceland
Iron Maiden - Powerslave
AC/DC - Live


LOOSE TRACKS

1. all summer long - kid rock
2. cemetaries of london - coldplay
3. before the deluge - moving hearts
4. you'll find a way - santogold
5. la soluzione - fabri fibra
6. 4 minutes - madonna/j. timberlake
7. torch - alanis morrisette
8. riprendere berlino - afterhours
9. somebody help me - john fogerty
10. evil is alive and well - jakob dylan
11. winterlight - autumn defense
12. the ballad of johnny drew - AA/VV


LETTURE

Nicolò De Rienzo - HIP HOP: parole di una cultura di strada

VISIONI

Prison break season 3

Fantacalcio

Mi sono iscritto al Fantacalcio di Repubblica, ed è la prima volta, da quando esiste questo fantasport che ci provo.
Confesso che non pensavo potesse essere così appassionante comporre una rosa di calciatori e buttare giù gli undici per la domenica.
Eccovi i titolari per l'esordio del campionato:

1) Julio Cesar
2) Kroldrup
3) Pratali
4) Burdisso
5) Tonetto
6) Hamsik
7) D'Agostino
8) Cambiasso
9) Totti
10) DeRossi
11) Budan

lunedì 25 agosto 2008

Rock the vote

Barack Obama e John McCain si preparano alla sfida finale di novembre, che porterà uno dei due a diventare presidente degli Stati Uniti d'America. Dopo le primarie senza esclusioni di colpi con la Clinton, e alla vigilia della convention democratica, sembrava fatta per il giovane Barack, ma il veterano McCain è in recupero, tanto che sono in molti ad ipotizzare un testa a testa.
Da questo momento in poi, in modo ancora più marcato dei mesi precedenti, i due si comporteranno, si muoveranno e diranno solo cose attentamente studiate dai loro staff, che dovrebbero essere, salvo strafalcioni, massimi esperti di comunicazione, di sondaggi e, ovviamente, segugi di scheletri negli armadi dell'avversario.

In questo contesto, anche la pubblicazione dei loro brani preferiti risulta un operazione pianificata, ma per appassionati like us, risulta comunque interessante analizzarli. Innanzitutto balza all'occhio come entrambi abbiano optato perlopiù per i classici, con qualche piccola eccezione nella playlist di Obama. Personalmente proprendo per i gusti musicali del democratico (per la verità non ci sono molti neri che ascoltano Bruce, gli U2 o Sinatra, ma si sa, l'elettorato bianco...) anche se il repubblicano ha inserito i grandissimi Roy Orbison e Merle Haggard. Curiosamente, entrambi hanno incluso The Voice, fino a qualche anno fa (prima della sua morte e della conseguente beatificazione) elemento d'imbarazzo politico per le sue chiaccherate amicizie tra i bravi ragazzi.
Comunque sarebbe stato veramente interessante trovare qualche nome coraggioso, tipo chessò, i Public Enemy o il socialista Steve Earle per Obama e qualche gruppo di rock sudista dai testi ambiguamente razzisti per McCain, ma di certo sarebbe stato molto poco politically correct.

TOP 10 OBAMA

Fugees - "Ready or not"
Marvin Gaye - "What's going on"
Bruce Springsteen - "I'm on fire"
The Rolling Stones - "Gimme shelter"
Nina Simone - "Sinnerman"
Kanye West - "Touch the sky"
Frank Sinatra - "You'd be so easy to love"
Aretha Franklin - "Think"
U2 - "City of blinding lights"
will.i.am - "Yes we can"

TOP TEN McCain

ABBA - "Dancing queen"
Roy Orbison "Blue bayou"
ABBA - "Take a chance on me"
Merle Haggard - "If we make it through december"
Dooley Wilson - "As time goes by"
The Beach Boys - "Good vibrations"
Louis Armstrong - "What a wonderful world"
Frank Sinatra - "I've got you under my skin"
Neil Diamond - "Sweet Caroline"
The Platters - "Smoke gets in your eyes"

venerdì 22 agosto 2008

Tropical metal

Mai sentiti i Combo de la muerte? Sono un curioso gruppo italo/cubano/tedesco, suonano un genere tipo lounge, che loro però definiscono latin jazz.
Nell'ultimo disco, Tropical steel, affrontano alcuni classici dell'heavy metal, riarrangiandoli con il loro stile.
Niente di nuovo, intendiamoci, ma il risultato è sicuramente gradevole.
Da segnalare in particolare Breaking the law dei Judas, Wrathchild degli Iron, South of heaven degli Slayer, Defender dei Manowar.
Higway to hell degli AC/DC è invece inferiore alla strepitosa versione che ne fecero gli Hayseed Dixie (epocali blugrassers che reinterpretano i grandi dell'hard rock).

La pagina myspace dei Combo de la muerte, attraverso la quale è possibile ascoltare qualche brano di Tropical steel.

mercoledì 20 agosto 2008

Sunday, monday, happy days

Ho imparato che l'estate, per la stampa britannica, è la silly season, la stagione cioè delle notizie frivole, inutili, impalpabili, che ascendono però fino alle prime pagine, data la voglia di svago dei lettori (non certo la penuria di news serie, visto l'andazzo).

Sotto questa voce va sicuramente elencata la notiziona data ieri da qualche quotidiano italiano riguardo la storica sit-com Happy Days: Milwakee (patria virtuale del telefilm, che fu girato quasi completamente in interni) celebrerà la serie di culto con una statua ad Arthur Fonzarelli, con tanto di show al quale saranno presenti tutti i protagonisti, eccetto Howard, troppo impegnato a girare qualche film dal mega budget.

E vabbeh, non è la prima volta che l'America fa parlare di se per iniziative di questo tipo. A corredo dell'articolo però facevano bella mostra commenti nostalgici di politici (Capezzone!) e vip vari che enfatizzavano il ricordo degli anni in cui la rai mandava Happy Days e di come sono cresciuti al suono di Rock around the clock mitizzando gli USA(questo spiega molte cose, ma lasciamo correre).

Io ricordo che ero in quinta elementare, ed in effetti, si era in piena happydaysmania. Personalmente non ero un fan della trasmissione, visto che andava in onda in contemporanea con Atlas Ufo Robot, verso il quale provavo una vera passione.
Molti compagni di classe però andavano effettivamente in visibilio con le gesta dei Cunningham & Co, e uno di loro, Diego, si era talmente identificato con il Fonzie, da risponedere sempre, non solo a noi, ma anche alla maestra, con entrambi i pollici alzati e il classico "heyyyy!!!".
Questo fino a quando l'insegnate, letteralmente esasperata, non decideva di fare una nota collettiva in cui invitava le famiglie ad impedire (giuro!) la visione di Happy Days ai bambini, per i comportamenti che ne derivavano sui fanciulli.

Non vi dico la reazione esterefatta di mio padre, nel leggere la nota, ho dovuto spiegargli io (a lui comunistaccio anti americano) di che cosa si trattasse dichiarando ruffianamente tutto il mio disgusto per quel prodotto yankee, e potendo così continuare a coltivare la mia passione per i robot giapponesi.

Passato quel periodo, e considerate tutte le repliche proposte dalle varie tv, qualche puntata di Happy Days l'ho anche vista, ma ormai ero, per così dire, vaccinato dalla sua influenza. Vuoi mettere con il Jeeg Robot d'acciaio?!?
No, dico!

Lavori in corso

Momenti di puro panico, ieri, quando non riuscivo più ad editare e a pubblicare post . Finalmente sono riuscito a risolvere il problema tecnico (lo dico sopratutto a Livio, al quale avevo mandato una disperata richiesta di aiuto) anche se il blog continua a comportarsi in modo strano, meno fluido del solito.
Vabbeh.

lunedì 18 agosto 2008

Here's to you, Ronnie Drew


Dio, adoro i Dubliners. Sono una vera icona della musica folk irlandese. Rappresentano un punto di riferimento per chiunque si voglia cimentare con quella roba, rispettati e celebrati da artisti che ne hanno proseguito la tradizione, aggiornandola (Pogues) e anche da gente che si cimenta in tutt'altra musica, ma che ha ben presente i loro rudimenti.

Dopo ferragosto, a seguito di lunga e grave malattia, si è purtroppo spento Ronnie Drew, cantante e fondatore del gruppo. Per i particolari vi rimando alla news di rockol qui sotto, se invece volete, potete commemorarlo degnamente attraverso l'ascolto del doppio celebrativo 30 Years A-Greying, quasi tutti i loro classici, reinterpretati con alcuni amici (Hothouse Flowers, Chieftains, Pogues).

Ronnie Drew, fondatore del gruppo folk irlandese dei Dubliners (nella fotografia è in seduto basso ), è morto ieri, 16 agosto, all'età di 73 anni, dopo una lunga malattia. Sul sito ufficiale degli U2, Bono lo saluta affettuosamente: "Lassù in Paradiso è tutto troppo tranquillo, c'era bisogno di lui, Dio voleva una voce più potente della Sua" (qualche mese fa, gli U2, Sinead O'Connor, Shane McGowan dei Pogues e Christy Moore avevano registrato una canzone-tributo intitolata "The ballad of Ronnie Drew").Icona della musica irlandese tradizionale, della quale è stato un simbolo, Ronnie Drew aveva fondato nel 1962, a proprio nome, il gruppo musicale che poi si sarebbe chiamato Dubliners, che iniziò la propria carriera del retro di un pub nel centro di Dublino. Era la voce profonda e caratteristica di Drew - "genuina segatura irlandese" - a cantare "Seven drunken nights", uno dei più grandi successi di vendita della band: ironia della sorte, è stato proprio un tumore alla gola ad ucciderlo. Era stato sposato per oltre quarant'anni con Deirdre, della quale era rimasto vedovo lo scorso anno.Oltre ai numerosi album con il gruppo, ha pubblicato anche lavori da solista, fra cui "Dirty rotten shame", un album con canzoni scritte appositamente da Bono, Elvis Costello e Shane McGowan.

giovedì 14 agosto 2008

Monty's breaking news

Bella figura di merda, l'ennesima, che ha fatto il nobilissimo Frattini, e che ci facciamo tutti. L'Onu convoca tutti i ministri degli esteri dell'unione europea per affrontera il tema della crisi georgiana e lui (e quindi l'Italia) non c'è. E' rimasto alle Maldive, seconda palafitta a destra a partire dal terzo atollo. Echecazzo, le ferie sono sacre! Che sfigato comunque, alle Maldive d'estate ci vanno giusto i turistelli, i cafoni arricchiti.

L'Italia di Casiraghi ha finalmente portato un pò di sano spirito olimpico ai giochi di Pechino. Combine con il Camerun, zero a zero ed entrambi i team qualificati ai quarti. Chissà perche' quando incontriamo la squadra africana ci caschiamo sempre, do you remember Espana 82?
I cinesi, calcisticamente ignorati, hanno sonoramente fischiato gli azzurri. Che incompetenti!
Superata questa fase, l'italico team avrebbe dovuto trasferirsi al villaggio olimpico, ma pare che opteranno per un hotel a cinque stelle, mica si mischiano loro, con quattro atletucoli da strapazzo!

Ancora oggi sulla prima pagina di repubblica on line, spazio ad un blog di un assistente di volo Alitalia. Il diario dello steward è scritto in modo piuttosto scolastico, dice cose banali, in pratica non ha nessun confronto con i lettori, ma il quotidiano di Roma si è attizzato nel leggere dei problemi degli aerei (ahò, gli MD80 c'hanno trent'anni!!!) e dell'allestimento pasti o della sporcizia nelle toilette. Però la marchetta è valsa solo ieri più di mille contatti. Se per caso vi state chiedendo se scrivo queste righe per invidia, beh, la risposta è sì.

Riabilitata l'LSD. Pare che "sia quasi del tutto atossica, non porti alla dipendenza e solo in caso di malattie pregresse si siano registrati comportamenti psicotici". Pare anche che la vogliano usare per alleviare le sofferenze dei malati terminali. L'ho sempre detto io che Jerry Garcia era troooppooo avanti.

mercoledì 13 agosto 2008

Ozzy Osbourne 2

Con i Black Sabbath, eravamo molto presi dalla cocaina. Quella roba ti trasforma in un relitto alla ricerca della polvere. Funzionava così: "finiamo il concerto prima possibile, così possiamo avere la nostra botta di coca!". In tour con noi c'era un tizio con valigie piene di cocaina di diversi gradi di purezza. Quella roba ci mandava fuori di testa. Mi faceva provare una paura incredibile. Ricordo che me ne stavo disteso a letto la notte, ascoltando il battito del mio cuore, pensando: "Dio ti prego, fammi dormire per un ora, così starò bene."Poi mi svegliavo e ci ricascavo di brutto. Continuammo così per anni. Alla fine tutto diventò sgradevole. Un minuto, eravamo un gruppo rock che si faceva di coca. Un minuto dopo, eravamo un gruppo - coca che faceva rock.

Ozzy Osbourne 1

L'idea base per la classe operaia in Inghilterra era di lavorare fino alla pensione, e poi ti davano un orologio d'oro. Quell'equazione non ebbe mai senso per me. Ti dò la mia intera vita in cambio di un orologio d'oro? Cazzo, piuttosto spacco la vetrina di una gioielleria e ne rubo uno.

martedì 12 agosto 2008

Merda col brand


Di recente provo un sadico piacere nell'andare a pescare i dischi "sbagliati" dei grandissimi del ruocch. Album fatti in assenza di ispirazione, per dovere contrattuale, con i componenti della band separati in casa con il coltello tra i denti. Ah, se ne compila una bella sfilza, credete a me. Il Mucchio Extra tempo fa aveva fatto una lista con i peggiori 100 dischi della storia, e ne aveva inclusi un certo numero. A titolo esemplificatico, ma non esaustivo, ecco mia trash discography finora:


Clash - Cut the crap
Who - It's Hard
Neil Young - Landing on water
Bob Dylan - Shot of love
Lou Reed - Metal music machine
Velvet Underground - Squeeze
Stevie Wonder - The woman in red


Tra l'altro, per una particolare simbiosi, anche le copertine si adeguano ai contenuti...









domenica 10 agosto 2008

Ai blocchi di partenza

Dopo averlo pateticamente ripetuto, a me e agli altri, per qualche mese, mi sono deciso. Ho rimesso in moto il mio vecchio corpo inflaccidito. Non sono mai stato un'agonista, ma ho sempre praticato sport. Da piccolo ginnastica, poi calcio, nuoto,ancora calcio (a 5 con gli amici). Fino al 2004 giocavo almeno una volta a settimana. Poi ho cambiato lavoro, è nato Stefano, ho iniziato la convivenza, ho smesso di muovermi, ho cominciato a mangiare junk food. Pare che queste cose tutte insieme siano micidiali, e infatti, da mingherlino cronico ho preso in un attimo (tre anni) dieci chili. Può sembrare una cazzata, ma si può dire che io ho pesato 62 chili per qualcosa come quindici anni, roba che mi sono potuto permettere la stessa taglia di jeans per tre lustri!

Adesso invece, beh con la panza è tutta un'altra cosa. E onestamente vedere la cintura che scende sotto questa sfera molliccia è una visione grottesca. Ma più che l'aspetto estetico, a darmi la sveglia è stata la mia condizione fisica. Spesso mi sento come se mi muovessi sott'acqua, rallentato, appesantito, col fiatone per due rampe di scale.

Mi è bastata una settimana di corsa (schemino classico di chi riprende: corsa alternata a camminata), per sentirmi già meglio. Almeno psicologicamente. L'obiettivo è arrivare in condizioni dignitose per il 31 agosto, data in cui dovrei cominciare gli allenamenti in una squadra di calcio a sette. Yes i can.

venerdì 8 agosto 2008

All you can eat

Su Repubblica in edicola oggi c'è un interessante articolo sul valore dei ticket restourant. Pare che dal 2001, cioè prima dell'introduzione dell'euro, mangiare fuori costi il 141% in più rispetto a sette anni fa.
Nel dettaglio, l'acqua è aumentata del 208%, la pizza del 160%, la pasta del 116%, il gelato del 290%, il tramezzino del 160%.
I ticket invece sono fermi alla soglia defiscalizzata (con tassazione minima per aziende e lavoratori) dei 5.29 euro.
Per dire, in Francia questo limite sta a 7 euro. Cosa mangiate a Milano con 5,29 euro, se non integrate con soldi vostri? Probabilmente panino e mezza di acqua. O schiscetta da casa. O raddoppio del ticket, con esaurimento del carnet al 21 del mese.
Da tempo ci sono richieste sia sindacali che dei ristoratori di elevare la quota del buono pasto, ma nè le imprese nè lo stato ci sentono.
E pensare che dalle mie parti in molti sono ansiosi di rinunciare alla discreta mensa aziendale che abbiamo, in favore dei ticket. Forse oggi fotocopio l'articolo e lo metto in giro.
Buon appetito.

Talkin' bout D.I.

Ho scritto tre mezze recensioni di Dies Irae e nessuna mi soddisfa. Non che sia un problema intendiamoci, Genna ci ha messo suppergiù quindici anni a scrivere quel libro, io posso aspettare qualche altro mese per commentarlo. Mi sembrava però di avere più idee e argomenti da buttare giù a botta calda, piuttosto che dopo la sedimentazione.
Vabbeh.

Cacca nello spazio

Anche Stefano apprezza Caparezza. Non fa che cantare il refrain di questa:

Hanno inaugurato lo spazioporto, la folla col fiato corto s'incolla all'asfalto come un gatto morto, guarda fisso lo shuttle lucido di smalto bianco col naso puntato in alto, accanto alla rampa di lancio.
Arriva il sindaco nel cielo indaco del crepuscolo, rosso di lambrusco, parla e non si becca un fischio.
Tutti applaudono quando notano che è pronto il varo con una bottiglia gran cuvee Laurent Parrier.
Tutta la ciurma vestita di gala si incanala, sfila per la strada che pare la prima della Scala. Lo spazio non è il suo ramo ma vi si aggrappa come un koala, tipi snob che avrei affogato come cioccolato nel marsala.
Autorità di Lions e Rotary, prendono posto nel Discovery ma è pagato dallo stato quel pieno, questo è osceno, non Madame Bovary.
Sulla terra è guerra tra poveri, non c'è posto se ti ricoveri. 321 contatto parte lo shuttle con tanto d'autografi.

Con uno shuttle stiamo mandando cacca nello spazio. Meglio così staremo più largh, cacca nello spazio. Extraterrestri è in arrivo cacca nello spazio. Voi siete artisti fate i cerchi nel grano, noi cacca nello spazio. Cacca nello spazio.

C'è un uomo di mezza età con la sua metà che ne ha meno della sua metà, un amore acerbo, colto certo nella disco a Poto Cervo.
Il prelato ha pronto il verbo, del creato è molto esperto, dall'abitacolo caccia il diavolo ma ne maneggia lo sterco.
Il giovane cantante rap, è gia nella fase Rem, sogna lo star system, video space per la top ten. Il business man punta su Giove per le fabbriche nuove.
Vuole fare il pieno di lavoro alieno da pagare meno che altrove.
Il generale non ha più il fisico è bianco e tisico, avrebbe goduto più col Futurisiko. Uomini di stampo politico poggiano i loro culi regi sulle poltrone con i fregi, i soliti loro privilegi.
Da lassù la terra pare una boccia dal peso di un'oncia, ricoperta d'acqua ma dalla doccia non cade una goccia.
C'è chi si piglia tutto lo spazio e chi lo piglia in saccoccia, in piedi come pendolari sui treni Bari-Foggia..

Però sono contento perché : Con uno shuttle stiamo mandando cacca nello spazio. Non intasiamo le fognature, cacca nello spazio. Extratterrestri cacchi votri, cacchi nello spazio. Altro che incontri ravvicinati. Cacca nello spazio.

giovedì 7 agosto 2008

Castelli di sabbia

Dedicato a tutti gli operai che, per protesta, sono passati dal voto a sinistra a quello per la Lega:

L'accusa del leghista Castelli. "Statistiche manipolate per poter usufruire dei benefici""Basta criminalizzare gli imprenditori". L'opposizione: si deve vergognare

Castelli: "Morti bianche, cifre gonfiate, falsi i numeri sulle vittime"

ROMA - Le statistiche sulle morti bianche? Sono fasulle. Manipolate per fare ottenere risarcimenti assicurativi anche alle famiglie di quei lavoratori che perdono la vita sulla strada mentre vanno o tornano dal lavoro. Così, dopo l'indagine pubblicata dal Censis che ha rielaborato i dati ufficiali (1.170 decessi nel 2007, a fronte dei 663 omicidi), il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, Roberto Castelli. Che auspica: "È arrivato il momento di fare un'operazione verità". Sui dati, intende il senatore leghista. Perché "soltanto in Italia si contano come morti sul lavoro, al fine di poter dare benefici assicurativi da parte dell'Inail, anche le morti che avvengono per incidenti stradali capitati mentre si va al lavoro o mentre si torna a casa a fine giornata. Morti che evidentemente - sostiene - nulla hanno a che vedere con la sicurezza in fabbrica".

Lo studio del Censis ("abbiamo usato dati iper ufficiali di Eurostat e Inail", precisa il direttore generale dell'istituto Giuseppe Roma) dice che le morti bianche in Italia sono quasi il doppio delle vittime degli omicidi, due volte quelle della Francia e il 30 per cento in più rispetto a Germania e Spagna. Ma Castelli non ci sta ("un po' di verità fa bene a tutti"): "È il momento di smetterla - dice - di criminalizzare gli imprenditori italiani. Se infatti estrapoliamo gli incidenti che avvengono in agricoltura e in edilizia, vedremo che in Italia la sicurezza delle aziende manifatturiere è ai migliori livelli europei" (..).

Continua
qui.

Tre dischi per l'estate (ma anche no)

Come promesso (o minacciato...) vi ammorbo un pò con i (The) Black Angels, combo texano la cui ragione sociale trae ispirazione da un brano dei Velvet Underground contenuto nel noto disco con Nico. Il primo asse del sound di questi baldi giovani è dunque tracciato. Altri ne partono dai Doors meno commerciali e più malsani nochè dalla psichedelia garage della fine sessanta.
Titolo del loro album Directions to see a ghost, undici brani, nemmeno l'ombra di un ritornello. Chitarre distorte e bassi slabbrati al limite della scordatura. Un disco poco estivo, contagioso come un virus. Un soggetto che continui a cercare nonostante la cattiva influenza che ha su di te. Test Song: You on the run.

Mood opposto per gli Autumn defense, acustici e solari. Rimandano di colpo ai Wilco di Summerteeth che rimandavano ai Beatles del White album. Un componente del gruppo, John Stirratt, ha fatto parte in effetti degli Uncle Tupelo e degli stessi Wilco. Gusto per la melodia e la struttura classica della canzone, ritornelli che restano in testa, ma senza essere banali. La traccia numero 2, Estate remains è deliziosa.

Altro giro, altra giostra. Del rapper italiano Marracash ho già accennato nel post sul Corsera, aggiungo che lui mi sta peso sulle balle, ma che il disco, come dice Ale, molto americano, qualcosa di buono ce l'ha. Oltre al tormentone Badabum cha cha, interessanti anche Bastavano le briciole, Tutto questo, Ti piace parlare. Lui però è davvero insopportabile, uno di quei tamarri che da ragazzino ne ho visti a pacchi. Ma il clichè dell'hip hop, si sa che deve essere questo qui.

mercoledì 6 agosto 2008

Vi prude la Cina?

Il mio pensiero sulle Olimpiadi in Cina è, in sintesi, che è inopportuno farle svolgere in un paese così lacerato dalle contraddizioni e con gravi violazioni dei diritti umani.
E' invece opportuno ricordare come questa manifestazione sia ormai da tempo in mano alle multinazionali di abbigliamento o dell'alimentazione, che chiaramente recitano un ruolo fondamentale, attraverso le lobbies, nell'assegnazione di un'Olimpiade in un paese piuttosto che in un altro. Insomma, lo spirito olimpico vale forse per i pochi minuti delle gare, non certo per l'organizzazione dell'evento, che è, nè più nè meno, una spietata transazione commerciale tra diversi soggetti.

La tanto criticata situazione sociale della Cina tra l'altro non le ha impedito in questi anni di diventare uno dei primi partner industriale/commerciale di tutto il mondo occidentale, che i diritti umani si vanta invece di difenderli e rispettarli (tanto per dire, gli States che continuano un paradossale imbargo nei confronti di Cuba non si fanno problemi a slinguazzare con Wen Jabao, premier cinese).
Negli affari grossi signori, c'è la sospensione di ogni forma di critica. Quando le imprese italiane firmano commissioni milionarie per scarpe, vestiti e giocattoli il Tibet non esiste. Quando le aziende americane risparmiano miliardi rispetto alla manodopera locale, a nessuno vengono crisi di coscienza sullo spietato controllo delle nascite cinese. Le limitazioni alla libertà d'espressione e di parola, le torture, gli arresti arbitrari spariscono. Nel mondo degli affari la terribile Cina diventa Topolinia.

Perciò è davvero patetico l'invito rivolto agli atleti italiani da Meloni e Gasparri (no, dico, mica cotiche!) di disertare la cerimonia d'apertura. Come chiedere ai nostri sportivi di bloccare un eruzione vulcanica lanciandogli dentro una pallina di carta.
Come si fa a non essere d'accordo con Baldini, il nostro maratoneta, quando, dalle pagine del Corsera di oggi, dichiara: "(...) I problemi legati alla Cina sono seri e lo sanno tutti, però esistevano già nel 2001, quando il Cio ha assegnato l'olimpiade, ed erano tutti soddisfatti. Fermare gli atleti che si allenano da quattro anni, e continuare ad avere rapporti commerciali con la Cina, come avviene per moltissime aziende in tutto il mondo, non mi è mai sembrata la soluzione migliore.(...) "

Amen.

E con il prossimo giro, frusta e catene

L'hanno fatto per davvero. Senza vergogna e senza ritegno. Nonostante l'intervento dei sindacati (?) vicini al governo (UGL e SINPA). Ieri con la manovra è passata la norma che impedise l'assunzione dei precari attraverso le cause. Invece del tempo indeterminato, un risarcimento insignificante. Una norma talmente aberrante e ingiusta, che vedeva persino la contrarietà di Ichino.
Bene, da oggi questi lavoratori sono ufficialmente diventati schiavi.
Non credo di esagerare.
Voi come le chiamereste delle persone ricattabili a vita, per le quali non valgono le leggi a tutela del lavoro e della salute, del diritto a malattia e ferie, del diritto di partecipare a scioperi ed assemblee, del diritto di vedere riconosciuta l'elusione costante della legge da parte del padrone?
Ecco, appunto.

martedì 5 agosto 2008

Pubblicità

Cercando sui negozi in rete un buon prezzo per il cofanetto di outtakes dei Pogues (Just look them in the eyes and say poguemahone!), che mi sembra un regalo appropriato per il mio ormai prossimo quarantesimo compleanno, sono approdato su play.com, sito inglese dai prezzi molto vantaggiosi, che oltretutto effettua le spedizioni senza costi aggiuntivi, e dal quale avevo già acquistato tempo fa.
Il cofanetto in questione costa nella media (circa 60 euro), ma ho scoperto una miniera di oltre duemila cd in offerta. Si può comprare ad esempio buona parte della discografia di Tom Waits, Bob Dylan, Ryan Adams,Who intorno ai 5 euro al pezzo, oltre a diversi titoli di altri artisti non facilissimi da trovare (o usciti solo per il mercato inglese) e molte raccolte.

La mia lista è quasi pronta, se ne stilate una anche voi, ricordatevi di impostare il cambio sugli euro...

My favorite things, vintage edition

Come sapete c'è sempre molta roba del passato tra le mie scelte musicali, ma in questo periodo, tolti i Black Angels (di cui vi parlerò) e poco altro, i miei ascolti sono orientati esclusivamente al revival. Eccovi tutti i dettagli :

John Lennon - Plastic Ono Band
Neil Young - Everybody knows this is nowhere
Neil Young - After the gold rush
The Who: My generation ( de luxe edition )
Pink Floyd - Ummagumma
Grateful dead - In the dark
Iron Maiden - Powerslave
Kraftwerk - The mix
The Clash - Sandinista!

lunedì 4 agosto 2008

La verità

Strategia del terrore? Servizi segreti deviati? Connivenza tra Stato e crimine organizzato?
Orsù, non fate i comunisti!
La strage di Bologna finalmente sta per avere dei colpevoli, parola di Alemanno:

" Va seguita la pista palestinese"

Sindaco Gianni Alemanno, il presidente Fini ha auspicato che sulla strage di Bologna "si dissolvano le zone d'ombra". Dopo 5 gradi di giudizio che senso ha riaprire vecchie ferite?
"Fini ha perfettamente ragione perché c'è un'altra pista, quella del vecchio terrorismo palestinese, che soltanto da poco si è cominciata a esplorare. C'è un'inchiesta in corso: a giugno il sostituto procuratore Giovagnoli è stato in Germania per interrogare Thomas Kram, uno dei testimoni della pista palestinese. Che è quindi totalmente aperta e sembra molto più seria, molto più promettente della pista nera". È una "verità comoda", secondo Gianni Alemanno, quella accertata dai giudici di Bologna che hanno condannato i neofascisti Mambro, Fioravanti e Ciavardini. Per l'esponente di An esiste un'altra verità "altrettanto credibile" e "mai indagata fino in fondo".

Perché sarebbe molto più seria e credibile?
"Partiamo da un presupposto: come mai la pista nera ha portato alla condanna di tre persone, accusate di essere gli esecutori materiali, ma non s'è mai trovato il mandante? È il risultato di processi indiziari che non sono mai approdati a una verità chiara, al vero movente, al vero mandante. Di contro, c'è questa pista del terrorismo internazionale che ha indotto il presidente Cossiga a chiedere scusa per aver dichiarato che la matrice era fascista e a suggerire di cercare gli autori nel Fplp. Ci sono una marea di riscontri in tal senso, indagati solo a partire dal 2005: io credo che si debba andare a fondo per capire se effettivamente questo filone può portare a qualcosa di più concreto rispetto all'altro".

Quindi ha torto Cofferati quando parla di tentativo di riscrivere la storia?
"Diciamo subito una cosa: la strage di Bologna è stato uno dei crimini più efferati della storia repubblicana. Quindi sono a fianco di Cofferati quando chiede verità e giustizia, però gli ricordo che la giustizia è sempre connessa alla verità. Quando si cerca la verità non bisogna fermarsi a quella che fa più comodo sostenendo, dogmaticamente, che la pista palestinese sulla quale c'è un'inchiesta in corso è falsa. Per me non c'è nessuna differenza tra chi denuncia che ancora i mandanti di Mambro e Fioravanti non sono stati trovati e chi dice "esploriamo anche altre piste", perché se i mandanti non sono usciti fuori è perché o la sentenza sulla matrice neofascista è parziale o esistono altre piste da verificare".

Se proprio volete,le clamorose intuizioni del sindaco continuano qui.

Studio aperto rules

Gli articoli di musica del Corsera ormai sono delle vere e proprie marchette all'artista e alle major, non hanno più nulla della critica musicale, spesso sono costruiti sul gossip o sul "folklore".
La settimana scorsa paginona su Marracash, la nuova sensazione italiana del hip-hop. Il taglio era più o meno il solito per questo genere, la vita di strada (in questo caso le strade sono quelle della Barona, a Milano), l'infanzia difficile, la rivincita con il rap.
Si sfiora l'agiografia anche nelle pagine degli spettacoli di oggi, con un senza talento assoluto come Kid Rock, che pare però abbia venduto milioni di dischi negli states. Secondo voi manca l'amarcord su Pamela Anderson e la scazzottata con l'ex (di lei) Tommy Lee? Ne esce un personnaggione che tiene per le palle la sua major, da vero cowboy del music buisness, invece del debosciato baciato dalla fortuna, quale in realtà lui è.
Tempo addietro servizietto a John Mayer, interessante chitarrista americano, a noi musicomani già noto, ma pressochè sconosciuto in Italia. Anche qui, due righe sulla musica, e gossip a fiumi sulla sua relazione con l'Aniston ex di Pitt e di Friends.
La parola d'ordine sembra essere banalizzare, nel probabile tentativo di rendere la notizia più accattivante e fruibile per più persone e arrivando invece a scontentare in questo modo gli appassionati, senza nemmeno raggiungere l'obiettivo di coinvolgere i potenziali neofiti, che si fermano probabilmente alle note a margine, invece che entrare nel merito della notizia.
Questo è un pò il trend, Studio Aperto estate insegna.

Summer in the city


Milano. Dalle parti di viale Tunisia. Particolare di accendino Bic fuso nell'asfalto.

venerdì 1 agosto 2008

Feedback

"(...) Non avessi conosciuto le opere di grandi come Dylan Thomas e T.S. Eliot avrei vissuto una vita squallida. Non riesco neppure a immaginare una vita senza quella roba. Ci sono momenti topici: nelle musiche migliori, nei film migliori. Quei momenti fanno parte di ciò che ti sostiene come artista e come uomo. Sono parte di ciò che ti rende un essere umano. Le grandi opere del genere umano ti fanno capire quanto tu possa essere grande, quanto lontano tu possa andare. Penso che anche gli altri ragazzi della band condividano questi pensieri. Tutti noi abbiamo gli stessi punti di riferimento, questi pilastri. Se sei fortunato, puoi venirne a conoscenza, se sei sfortunato, no. E ai giorni nostri in America, un sacco di gente non è fortunata, e non sa neanche dell'esistenza di queste cose. (...)"
Jerry Garcia, 1991

Prima o poi devo proprio raccontarvi la mia passione smisurata per quest'uomo, la sua faccia,la sua filosofia di vita, le sue nove dita e la sua musica.


Kids are back in town


Finalmente si è sbloccata la situazione per la sesta stagione di The Shield. Pare che Mediaset abbia rinunciato ai diritti del telefilm. La serie riprenderà infatti su AXN (piattaforma Sky) dal 24 settembre, quasi in contemporanea con la messa in onda in USA della settima, e conclusiva, stagione.

Eravamo rimasti (qui e qui i precedenti post) a Vic incazzato e vendicativo, risoluto a trovare l'assassino del suo collega e amico Lem, che è stato invece trucidato per vigliaccheria dall'altro componente dello strike team, Shane, una sorta di braccio destro del detective pelato. Sullo sfondo uno spietato Forest Whitaker, agente della disciplinare, che continua a cercare di incastrare la squadra d'assalto per corruzione.

Non vedo l'ora.