lunedì 8 agosto 2016

Monty's Favorite Tips, dicembre 2015/luglio 2016

Riprendo una delle rubriche più longeve del blog, nata fondamentalmente perchè adoro compilare liste nonchè quale riempitivo, nei periodi di vacche grasse, per non scendere sotto ad un certo numeri di post a settimana. Curioso come adesso il problema non sia più quello di trovare l'ispirazione che permetta di postare tre articoli a settimana, ma anche solo di ricavare del tempo per scrivere le cose che ho in mente, prima che scappino via. Vabbeh, la pianto qui, che con sta cosa del tempo vi ho fatto due balle formato angurie e passo al merito del post.
Grazie alle ferie (merda, quanto avevo bisogno di staccare!) ho raggiunto un idilliaco momento di passione musicale, riuscendo ad apprezzare una manciata di dischi nuovi che mi hanno premesso di superare un lungo periodo nel quale ho ascoltato solo roba consolidata e rassicurante che conoscevo nota per nota, parola per parola, refrain per refrain.
I gli artisti e i titoli che mi stanno facendo da viagra mentale rispondono ai nomi di Brian Fallon, Painkillers; Motorhead, Bad magic; Steven Tyler, We're all somebody from somewhere; Volbeat, Seal the deal & let's boogie; Gojira, Magma; Hayes Carll, Lovers and leavers; Red Hot Chili Peppers, The getaway; Shawn Colvin & Steve Earle, Colvin and Earle; lo strepitoso doppio cd The Christic Shows del 1990 di Springsteen, finalmente pubblicato in forma ufficiale dal sito del Boss. Per concludere, alcuni classici come i greatest hits di Journey e Little Richard. Spero che questo stato di grazia mi permetta di buttare giù anche qualche recensione prima di essere di nuovo risucchiato nel vortice lavorativo.

Anche per le serie televisive cose grosse. Dopo averlo custodito gelosamente per anni, come un buon vino da stappare solo nelle grandi occasioni, mi sono deciso a dedicarmi alla sesta ed ultima stagione dei Soprano. Mi mancano un paio di episodi alla conclusione e non posso che confermare l'epica grandezza di questa produzione. Dopo perentorie segnalazioni degli amici Ale e Filippo ho inoltre attaccato Rectify (sono al termine della seconda stagione), fidelizzandomi subito allo straordinario personaggio di Daniel Holden (interpretato da un immenso Aden Young).

 http://www.tvworthwatching.com/img/pages/0YU3BKW4M3P53WZ.jpg

In ambito lettura sto tenendo ancora un buon ritmo, al punto che avevo tentato il ritorno ai classici con Viaggio al termine della notte di Cèline, prima che un'amica, il cui giudizio letterario tengo sempre in molta considerazione, inorridisse a causa delle accuse di antisemitismo che riguardano lo scrittore (che nella mia abissale ignoranza ignoravo), castrando in un colpo solo tutto il mio entusiasmo.

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