venerdì 23 febbraio 2018

JD McPherson, Undivided heart and soul


Se è vero che abbiamo una musica per ogni tipo di bisogno: darci la carica, cullare la malinconia, avere un adeguato sottofondo o semplicemente perchè fa inscindibilmente parte della nostra vita, allora anche JD McPherson ha una sua precisa funzione: trasmettere benessere e felicità.
Arrivato al terzo disco, l'artista di Broken Arrow, Oklahoma, è ormai una certezza. Un pò fuori dai riflettori rispetto al altri emergenti ampiamente (e a volte un pò esageratamente) enfatizzati dai media, JD, con il suo gusto elegantemente retrò che lo vede pescare a piene mani dal rhythm and blues dei fifites, alimentato da una costante attenzione alle armonie e un'attrazione mai banale dal rock and roll primordiale, ha ormai acquisito un suo inconfondibile brand, immediatamente identificabile già dalle prime note dei suoi lavori.
Con Undivided heart and soul, presentato da una bellissima copertina chiaramente ispirata dai lavori di Tex Avery, McPherson prosegue il suo coerente percorso, confermando le proprie coordinate stilistiche, evitando però di restare immobile dentro le sue certezze. 
E' solo così che Desperate love riesce ad essere anthemica in maniera completamente diversa da quanto lo fosse Let the good times roll sul precedente album omonimo ed è così che per la prima volta il musicista lascia emergere l'influenza stilistica trasmessa dall'amico Dan Auerbach attraverso la stilosissima Lucky penny.
Wayne Hancock insegna: non è per niente semplice restare agganciati a determinati suoni vintage e risultare originali e credibili, ma JD ha imparato bene la lezione e mette il proprio talento a disposizione di un amore per un'era musicale lontana ma ancora attuale e densa di fascino. Diversamente non emergerebbe il candore e la grazia di una love song come Hunting for sugar, lo spumeggiante rockabilly di Bloodhound rock o la rievocazione di un ribellismo giovanile che, partito dagli Animals e reincarnatosi in Springsteen, trova finalmente un suo nuovo credibile interprete, grazie all'emozionante Let's get out of here while we're young

Nelle prossime settimane McPherson sarà in tour europeo ma indovinate un pò, l'Italia non è inclusa nelle venues programmate. 
Un vero peccato. L'occasione persa di vedere uno degli artisti emergenti più interessanti, in ambito classic rock, degli ultimi anni.

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